Con oltre 10 milioni di impiegati nel 2017, il settore delle rinnovabili si conferma come uno dei più dinamici dell’economia internazionale, registrando un incremento del 5,3% rispetto al 2016. Questo è il dato riportato dall’IRENA nel rapporto Renewable Energy and Jobs Annual Review, recentemente pubblicato.
Sempre più paesi nel mondo investono in energia pulita, anche grazie ai costi tecnologici in forte calo, ma la maggior parte dei posti di lavoro si concentrano in poche nazioni: Cina, Brasile, Stati Uniti, India, Germania e Giappone.
Variabili di natura tecnica, economica e politica influiscono – positivamente o negativamente – sul trend di occupati nel settore. In particolare, le scelte di policy, il loro livello di ambizione, la stabilità o meno del quadro normativo e il grado di certezza del diritto hanno un effetto diretto sulla creazione di nuovi posti di lavoro.
Il maggior numero di posti di lavoro, circa 3,3 milioni, è nel settore fotovoltaico. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, il 90% degli occupati si trova nei cinque paesi, Cina in testa, dove si concentra gran parte della produzione dei moduli. La continua crescita del settore porterà ad un numero sempre maggiore di occupati nell’intera filiera, in special modo nella parte relativa all’effettiva installazione dei pannelli e alle attività di O&M.
Secondo l’IRENA, l’intero settore delle rinnovabili potrebbe raggiungere quasi 25 milioni di occupati nel 2030 e circa 30 nel 2050, sempre che la transizione energetica finalmente avviata non si arresti, con imprevedibili conseguenze, non solo economiche.
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Sono da sempre un convinto sostenitore delle energie rinnovabili e questi numeri sono incoraggianti.
Anzi spero che si dimostrino in futuro sbagliati per difetto.
Un particolare però da non trascurare, non so se il rapporto IRENA lo specifichi, e se i 10,3 milioni di posti di lavoro siano tutti nuovi, ovvero una parte riguarda lavoratori che si sono convertiti dalle tecnologie tradizionali a quelle rinnovabili.
Resta in ogni caso la ricaduta positiva sull’ambiente.
Grazie