In un periodo dove le questioni legate a energia e clima trovano sempre maggior spazio sui canali di comunicazione – tradizionali e non – una panoramica sui principali trend in atto e sulle soluzioni tecnologiche disponibili per la transizione energetica è utile a giornalisti e comunicatori per approfondire questi temi e fornire informazioni chiare e corrette.
Con questo intento è stato ideato il corso “Roadmap per un futuro sostenibile dell’energia”, organizzato da Asja e dall’Ordine dei Giornalisti nell’ambito del programma di formazione continua, tenutosi il 4 aprile 2018 nella sede Asja di Rivoli.
Il sistema energetico sta attraversando una fase di cambiamento senza precedenti. Questa transizione è indotta dalla necessità di contrastare il cambiamento climatico, i cui effetti – come l’aumento della temperatura media globale e l’incremento del numero di eventi meteorologici e climatici estremi – sono sempre più evidenti. Mentre sta lentamente emergendo un quadro di riferimento internazionale per la lotta al cambiamento climatico, le iniziative su scala regionale e nazionale differiscono per ambizione e portata.
Quali sono le principali determinanti del cambiamento climatico? Quali passi per contrastarlo sono stati fatti finora a livello globale? Quali in Europa e in Italia? Esiste un’unica soluzione vincente oppure per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici si dovrà attingere da una variegata gamma di tecnologie?
A queste domande hanno cercato di dare risposta i relatori nei loro interventi. Oltre al sottoscritto, che ha aperto i lavori con un focus sullo scenario energetico globale, sono intervenuti Stefano Re Fiorentin, Consigliere Delegato di Asja, Stefano Besseghini, Presidente e Amministratore Delegato di RSE e Gian Maria Rossi Sebastiano, Consigliere Delegato di TOTEM Energy.
Mi fa piacere riportare un concetto tratto dall’intervento del Presidente di RSE Besseghini, che ben sintetizza quale dovrebbe essere l’approccio corretto da adottare quando si parla di transizione energetica: “L’avverbio da utilizzare non è invece ma inoltre. Ogni pezzo che aggiungiamo al sistema contribuisce a farlo funzionare.”
Non esiste dunque una unica soluzione al problema climatico così come non esiste una sola tecnologia che, come un “deus ex machina”, possa fornire energia per tutti, a basso costo e a emissioni zero. In effetti, come mi è capitato già di evidenziare in merito allo sviluppo della mobilità elettrica, ciò che serve è un approccio di sistema che coinvolga ricerca, impresa e istituzioni all’interno di un quadro di riferimento internazionale, fondato a sua volta su un impegno serio e non eludibile nella lotta al cambiamento climatico.
Sono di seguito disponibili gli atti del corso:
- Re Rebaudengo, “Scenario energetico globale”;
- Re Fiorentin, “Il problema climatico. Soluzioni per la transizione energetica”;
- Besseghini, “Le nuove frontiere della ricerca per il sistema energetico”;
- Rossi Sebastiano, “Generazione distribuita: microcogenerazione, climatizzazione, smart grid”.