La Seconda Relazione sullo Stato dell’Unione dell’Energia, pubblicata il primo febbraio dalla Commissione Europea, offre l’occasione per fare il punto sui progressi dell’Unione Europea rispetto all’obiettivo di fornire a tutti i cittadini un’energia accessibile, sicura e sostenibile.
Uno dei dati più significativi è la diminuzione della dipendenza netta dalle importazioni di energia nel periodo 2005-2014. La Commissione individua nella crescita della produzione di energia rinnovabile il fattore determinante, unita al calo della domanda complessiva dovuto ai progressi nel campo dell’efficienza energetica. A confermare la tendenza è il decoupling tra crescita economica ed emissioni di CO2: nel periodo 1990-2015, il PIL combinato degli Stati membri è aumentato del 50%, mentre le emissioni sono diminuite del 22%.
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