A parole si dicono tutti favorevoli allo sviluppo sostenibile. Nei fatti si passa la palla a qualcun altro per autorizzare un impianto e si protesta affinché gli impianti vengano realizzati altrove. Il risultato è l’immobilismo.
Questa opposizione agli impianti è alimentata anche dalle lunghe tempistiche degli iter autorizzativi, un fattore che facilita l’inclinazione dei funzionari pubblici a procrastinare le autorizzazioni oltre il loro mandato per compiacere l’elettorato, detta sindrome NIMTO (Not In My Term of Office). Ed è evidente il circolo vizioso tra NIMTO e NIMBY (Not In My Back Yard), ovvero, l’opposizione dei comitati locali agli impianti necessari alla transizione energetica aumenta al crescere dell’incapacità decisionale di chi governa il territorio.
La mancanza di conoscenza dei benefici della transizione energetica per l’ambiente, l’economia e la società concorre allo stallo del percorso di decarbonizzazione. Per contribuire a colmare questo gap, in Elettricità Futura abbiamo avviato la campagna social “La transizione energetica: dalle parole ai fatti!”, un’iniziativa mirata a superare i fenomeni NIMBY e NIMTO favorendo la creazione di opinioni libere da preconcetti ideologici e basate su fatti e numeri.
La campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui vantaggi per l’Italia offerti dal raggiungimento del target europeo di riduzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030 (rispetto all’anno 1990).
La campagna denuncia che con le attuali tempistiche autorizzative il settore elettrico raggiungerà il target del 2030 nel 2085. Per rispettare i nuovi obiettivi europei di decarbonizzazione, l’Italia dovrà installare almeno 65 GW di nuova potenza rinnovabile. La media delle nuove installazioni negli ultimi anni dimostra che siamo già in ritardo di oltre mezzo secolo!
In Italia infatti riusciamo ad aggiungere circa 1 GW l’anno a causa dell’eccesso di burocrazia che regola il permitting degli impianti. Serve una drastica semplificazione per concretizzare i benefici del Green Deal – ovvero – nel solo settore elettrico 100 miliardi di investimenti al 2030 e 90.000 nuovi posti di lavoro.
E’ urgente rimettere l’Italia al passo dell’Europa, adeguando il Piano Energia Clima alle nuove ambizioni comunitarie. Le risorse del Recovery Fund (per l’Italia circa 210 miliardi) dovranno essere investite per il 37% nella transizione energetica. Non farlo significherebbe perdere oltre 77 miliardi di euro.
Nel momento di grande difficoltà che stiamo vivendo è ancora più importante valorizzare al massimo ogni euro disponibile per la ripresa. Per questa ragione l’hashtag che contraddistingue i messaggi è #GreenDealOra. Nell’ambito della campagna social stiamo comunicando il concetto che il Green Deal è la via più efficace per moltiplicare gli effetti benefici del Recovery Fund. Infatti, ogni euro investito in tecnologie per la decarbonizzazione genera fino a 9 euro di valore aggiunto e notevoli benefici per l’ambiente e l’occupazione.
Per trasformare questo potenziale in un reale vantaggio si deve sciogliere il nodo del permitting, cioè realizzare i progetti della transizione energetica nei tempi previsti dalla legge. In Italia occorrono due anni per autorizzare un impianto fotovoltaico, addirittura più di cinque per l’eolico. Uno dei prossimi messaggi della campagna punta i riflettori sull’eccesso di burocrazia che frena il repowering degli impianti eolici, trattato di fatto al pari delle nuove installazioni. La Direttiva europea prevede che l’iter autorizzativo per interventi che migliorano l’efficienza del parco eolico esistente debba durare un solo anno (2 in casi eccezionali). Attendere più di cinque anni vuole anche dire ricevere un’autorizzazione ad installare tecnologie già obsolete.
Mettere in luce gli ostacoli alla transizione energetica, offrire soluzioni per superarli e dimostrare l’opportunità e l’urgenza di realizzare il Green Deal. E’ il modus operandi che la campagna social di Elettricità Futura applicherà anche ad altri ambiti della transizione, come le sinergie tra il fotovoltaico e l’agricoltura e il valore della circolarità nel solare.
Vi invito a sostenere la campagna condividendo i messaggi che ogni settimana Elettricità Futura posta su Twitter, Linkedin e Facebook.
Un piccolo contributo da parte di tutti è in grado di mandare un grande messaggio al Governo, realizziamo insieme il #GreenDealOra!