skip to Main Content
Con Legambiente Per Un’Italia Più Rinnovabile

E’ stato davvero un piacere rilasciare questa intervista doppia con Stefano Ciafani, Presidente Legambiente! E’ contenuta nel Bilancio Sociale 2022 di Legambiente.

In diverse occasioni, negli ultimi anni, Legambiente e l’associazione confindustriale Elettricità Futura hanno assunto posizioni molto simili sullo sviluppo delle rinnovabili in Italia. Cosa c’è alla base di questa sinergia di intenti?

Ciafani: C’è un percorso di maturazione della consapevolezza delle imprese che la lotta all’emergenza climatica e la riduzione della bolletta passano attraverso le soluzioni che Legambiente indicava già nel 1990, quando lanciammo la petizione “Fermiamo la febbre del Pianeta”, sottoscritta da 600mila cittadini. Un anno dopo la caduta del muro di Berlino e due anni prima della Conferenza mondiale sullo sviluppo sostenibile di Rio de Janeiro parlavamo di cambiamenti climatici e chiedevamo politiche di riduzione dell’uso dei combustibili fossili e di sviluppare l’uso delle rinnovabili. Il nostro lavoro di avanguardia è riuscito a convincere le principali aziende energetiche, mentre Elettricità Futura è riuscita a metterle insieme per fare sempre di più sinergia.

Re Rebaudengo: Legambiente ed Elettricità Futura, la principale Associazione del settore elettrico italiano che rappresenta oltre il 70% del mercato dell’energia elettrica, hanno una visione comune dello sviluppo sostenibile dell’Italia, in grado di coniugare la crescita economica e industriale del nostro Paese e la necessità di tutelare l’ambiente e ridurre le emissioni di CO2 . Questa ottica condivisa ha consentito alle due Associazioni di collaborare positivamente con l’obiettivo di accelerare la transizione ecologica ed energetica dell’Italia, mantenendo un dialogo costante e propositivo con il Governo e la Politica.

Quanto è importante l’alleanza tra il mondo ambientalista e quello industriale nell’era della lotta alla crisi climatica e dell’indipendenza energetica dall’estero?

Ciafani: Sarà grazie a questa alleanza che il nostro Paese riuscirà a decarbonizzare il proprio sistema elettrico. La Germania ha chiuso le ultime centrali nucleari quest’anno, con 35 anni di ritardo rispetto all’Italia, grazie alla nostra vittoria al referendum del 1987. Ma il paese tedesco sta lavorando concretamente per chiudere tutte le sue centrali termoelettriche a fonti fossili entro il 2035. Su questo obiettivo invece è in ritardo l’Italia. Grazie alle competenze acquisite dalle grandi aziende, agli scenari di sviluppo degli impianti a fonti rinnovabili e degli accumuli delineati da Elettricità Futura dopo l’aggressione militare russa in Ucraina, al nostro lavoro di pressione sulle istituzioni nazionali e di facilitazione e coinvolgimento territoriale dove si dovranno realizzare gli impianti, l’obiettivo 100% rinnovabili entro i prossimi 12 anni è possibile anche nel nostro Paese.

Re Rebaudengo: Direi che è fondamentale. L’emergenza climatica e quella energetica sono due facce della stessa medaglia. L’autorevole ambientalismo di Legambiente è animato prevalentemente dalla “cultura del fare”, è lontano dai “NO” immotivati e dall’immobilismo che contraddistingue alcune posizioni ambientaliste. È quindi un’alleanza strategica per diffondere la consapevolezza sui benefici di accelerare le rinnovabili sui territori, una soluzione strutturale per entrambe le emergenze che crea anche grandi opportunità economiche e occupazionali per le Regioni e i Comuni.

Cosa deve fare di più Elettricità futura rispetto a quanto fatto sinora?

Ciafani: Elettricità Futura sta facendo un ottimo lavoro di pressione su Governo e Parlamento sulla riconversione ecologica del sistema elettrico: è una grande novità per il nostro lavoro più che quarantennale su questo fronte. Il nostro auspicio è che al più presto riesca a contaminare Confindustria perché l’associazione degli industriali continua, troppo spesso, a promuovere politiche di rallentamento della transizione ecologica che sono ormai antistoriche.

Cosa deve fare di più Legambiente rispetto a quanto fatto sinora?

Re Rebaudengo: Il mio suggerimento è insistere nel portare avanti campagne come quelle che sfatano i falsi miti delle rinnovabili, che evidenziano i benefici della transizione energetica per la tutela del paesaggio, che informano su come l’eccesso di burocrazia sia un freno allo sviluppo. Legambiente ha una capillare presenza lungo tutto lo Stivale, raggiunge anche le piccole Comunità, un potenziale enorme per attivare una spinta “dal basso” alla sostenibilità, ed è un bene che continui ad orientare i cittadini verso scelte, anche energetiche, più coerenti con le priorità dell’Italia.

Leggi il Bilancio Sociale di Legambiente 2022

Back To Top