Due procedure di infrazione, da tempo aperte in seno all’UE contro l’Italia per le continue infrazioni della normativa sulla qualità dell’aria, potrebbero costare al nostro paese una multa salata. Mai pesante però quanto il tributo in vite umane che paghiamo allo smog ogni anno: oltre 66 mila morti premature.
Oltre alle particolari condizioni geografiche, che determinano un accumulo di aria inquinata nella Pianura Padana, l’Italia sconta il difficile rapporto tra Stato e Regioni in termini di competenze, che influisce negativamente sulla capacità di rispettare i limiti stabiliti a livello europeo. Peggio di noi in Europa, solo Polonia e Bulgaria.
Leggi l’articolo di Marco Zatterin su La Stampa.