Fiumi in secca, terre aride, coltivazioni a rischio siccità, animali con scarso foraggio, dimezzate le produzioni di ortaggi, in pericolo anche la mozzarella di bufala. E’ questo il quadro drammatico dell’Italia agricola stretta dalla morsa di calore e della mancanza di pioggia che continua da mesi. Dopo una primavera che è la seconda più calda registrata, con quasi due gradi in più della media, e la terza più asciutta, la situazione è sempre più preoccupante.
Giugno ha registrato massime superiori di 2,2 gradi oltre la media di riferimento con un valore medio di 25,4 gradi, mentre le precipitazioni sono risultate in calo del 52%, provocando una crisi idrica di portata storica a livello nazionale.A dare l’allarme la Coldiretti che stima il danno economico nel comparto agricolo per i primi sei mesi del 2017 in oltre un miliardo di euro.
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