La decisione del presidente degli Stati Uniti Trump di uscire dall’Accordo di Parigi ha suscitato l’immediata reazione di molti leader politici e rappresentanti del mondo economico e industriale, delusi dal passo indietro del paese che più di tutti si era prodigato per il successo dei negoziati di Parigi.
Anche se questo dietrofront ha indubbiamente gettato un’ombra sul futuro della lotta al cambiamento climatico, da più parti si afferma che il ritiro degli Stati Uniti non rappresenterà la fine dell’innovazione e dei progressi degli USA in materia di clima.
Secondo Deborah Markowitz, Visiting Professor di politica e leadership ambientale all’Università del Vermont, esistono almeno sei ragioni per guardare al futuro con un moderato ottimismo:
- L’amministrazione Trump non può interrompere i progressi compiuti dagli Stati Uniti in materia di cambiamento climatico
- Il mercato è al lavoro: il settore energetico USA è cambiato rendendo le alternative low-carbon economicamente competitive
- Le energie rinnovabili creano lavoro e guidano la crescita economica
- Le leadership a livello statale e locale contano
- Il mondo degli affari richiede una leadership sul clima
- Gli USA stanno modificando anche l’atteggiamento nei confronti del cambiamento climatico
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