Secondo il New Energy Outlook 2017 di Bloomberg New Energy Finance, per contenere l’aumento della temperatura globale al 2100 al di sotto dei 2° C – il meno ambizioso tra i due obiettivi individuati dall’Accordo di Parigi – sarà necessario uno sforzo senza precedenti: in aggiunta alle risorse già stanziate, servono altri 5.300 miliardi di dollari di investimenti in rinnovabili al 2040 che si tradurranno in nuovi 3.9 TW di energia green.
Nessun accenno nell’executive summary del rapporto all’obiettivo più ambizioso, quello degli 1,5° C. Questa assenza potrebbe forse significare che il target non è più alla nostra portata e che verosimilmente non sia stato preso in considerazione nelle elaborazioni del modello di Bloomberg. D’altra parte, lo scorso aprile Carbon Brief aveva calcolato che, dati gli attuali livelli di emissione di CO2, rimangono solo 4 anni prima di esaurire il carbon budget compatibile con il contenimento dell’aumento di temperatura a 1,5° C.
Tornando al rapporto di Bloomberg, le rinnovabili assorbiranno quasi tre quarti dei 10,2 trilioni di dollari che il mondo investirà in nuova capacità di generazione al 2040, grazie al rapido calo dei costi del fotovoltaico e dell’eolico ed al crescente ruolo delle batterie che bilanceranno domanda e offerta.
Secondo BNEF saranno tempi sempre più duri per il carbone, sopraffatto dalla crescente competitività delle tecnologie solari. Oggi il solare è già conveniente almeno tanto quanto il carbone in Italia, Spagna, Germania, Stati Uniti e Australia e al 2040 il LCOE del solare scenderà di un ulteriore 66%. Entro il 2021 l’energia solare costerà meno del carbone anche in Cina, India, Messico, UK e Brasile.
A calare velocemente saranno anche i costi dell’eolico onshore e ancor di più quelli dell’eolico offshore. L’eolico onshore ridurrà i costi diretti del 47% entro il 2040, grazie a turbine più economiche, più efficienti e regimi OPEX più competitivi. Nello stesso periodo stupiscono le performance delle tecnologie offshore che vedranno i costi scendere del 71%, un incredibile risultato reso possibile dalla sinergia tra esperienza, concorrenza e economie di scala.
Il forte aumento della capacità rinnovabile al 2040 avverrà anche grazie alla crescente competitività dello storage. Le batterie utility-scale saranno sempre più competitive nella gara con il gas naturale per la fornitura dei servizi di flessibilità necessari al sistema nei momenti di picco della domanda. Sarà importante anche il ruolo crescente delle batterie di piccole dimensioni che favorirà la diffusione della generazione distribuita. L’evoluzione dei sistemi di storage porterà le rinnovabili a raggiungere quota 74% in Germania, il 38% negli Stati Uniti, il 55% in Cina e il 49% in India entro il 2040.
Una delle più importanti raccomandazioni di Bloomberg è riferita alla coerenza tra i flussi di investimenti e gli obiettivi climatici. Come dire che per aggiungere al sistema la mole di rinnovabili necessaria a salvare il Pianeta bisogna dare al mercato segnali coerenti, chiari e stabili nel lungo periodo.
Leggi l’executive summary del NEO 2017 di BNEF