Il cambiamento climatico potrebbe avere nei prossimi anni conseguenze imprevedibili non solo per l’ambiente, ma anche per l’economia e la sicurezza globale. In assenza di una drastica decarbonizzazione, decine di milioni di persone potrebbero essere costrette ad abbandonare il proprio paese per mancanza di acqua e cibo e per la maggior frequenza di eventi meteorologici estremi.
Le stime pubblicate dall’Environmental Justice Foundation ci dicono che nei prossimi dieci anni potremmo assistere a flussi migratori senza precedenti, diretti in particolare dal continente africano verso l’Europa. Ad essere maggiormente colpiti saranno infatti le popolazioni più vulnerabili, che oltretutto hanno contribuito in misura minore al riscaldamento globale.
Già oggi il tema dell’immigrazione è in cima alle agende politiche degli stati europei. Il probabile incremento di flussi migratori atteso nei prossimi anni impone l’elaborazione di strategie condivise per accogliere i rifugiati. Lo studio raccomanda pertanto di porre al centro dei lavori della COP23 l’elaborazione di un quadro legale in grado di assicurare tutela ai migranti climatici.
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