Il nostro credito nei confronti del Pianeta si sta esaurendo. Altri 4 anni ancora a questi livelli di emissioni di CO2 e le probabilità di riuscire a contenere l’innalzamento della temperatura globale entro 1.5 °C saranno ridotte al minimo. Potremo così dire addio al più ambizioso degli obiettivi fissati a Parigi durante la COP21 nel dicembre del 2015.
Questo è il dato più significativo e allarmante che salta agli occhi guardando l’infografica elaborata da CarbonBrief, dove viene messo in evidenza il tempo che ci rimane prima di esaurire il carbon budget per 1.5 °C, 2 °C e 3 °C.
Il budget del carbonio, o carbon budget, è la “quantità massima di carbonio che può essere rilasciata nell’atmosfera, mantenendo una ragionevole possibilità di rimanere al di sotto di un determinato aumento di temperatura”. Le componenti prese in considerazione per la sua redazione, sono riassunte in questa pagina del Global Carbon Project, organizzazione il cui obiettivo scientifico è quello di fornire un quadro completo del ciclo globale del carbonio a supporto del lavoro di scienziati, ricercatori e decisori politici.
Sebbene le emissioni di CO2 a livello globale siano diminuite nel 2016 rispetto all’anno precedente, l’attuale trend è compatibile con lo scenario “business as usual”, caratterizzato da una concentrazione di CO2 nell’atmosfera di 935 ppm al 2100, per un plausibile aumento di temperatura di 4-6 °C.
Non c’è dunque tempo da perdere, perché già tra 1.5 °C e 2 °C le discrepanze in termini di impatto sono enormi. Ciò che facciamo oggi, e come lo facciamo, farà la differenza per la vita sulla Terra delle future generazioni.