La transizione rallenta, i prezzi salgono

Condivido le mie dichiarazioni pubblicate nell’articolo “ Caro bollette? La Germania sta installando impianti rinnovabili 7 volte più velocemente dell’Italia ” scritto da Luca Aterini e pubblicato su Greenreport.it.

Abbiamo i prezzi dell’energia tra i più alti d’Europa. Siamo anche il Paese europeo con la maggiore dipendenza dalle importazioni dall’estero di combustibili fossili, principalmente gas. È nostro anche il primato in Europa per esposizione a eventi climatici estremi e per vittime da inquinamento atmosferico.
A fronte di questi davvero poco inviabili record, sarebbe lecito attendersi - o meglio, doveroso attuare – una decisa accelerazione della transizione, dato che la crescita delle rinnovabili riduce la dipendenza, le emissioni climalteranti e inquinanti, e i prezzi dell’energia.
Incredibilmente, in Italia tra criticità normative e obiettivi di decarbonizzazione messi in discussione (sebbene già sottoscritti e inseriti anche nel PNRR), la transizione è in una fase di estrema difficoltà, come conferma una recente analisi di Enea.
Lo ha spiegato ARERA, ed emerge anche dall’Osservatorio FER di Anie Rinnovabili: pur con l’attuale funzionamento del mercato elettrico, le rinnovabili stanno già abbassando i prezzi dell’elettricità in Italia. E lo stanno facendo anche a livello europeo: a marzo, nota Eurelectric, il record di produzione del fotovoltaico ha fatto abbassare i prezzi.
A fronte di questi benefici, è difficile comprendere come sia possibile che il DM Aree Idonee potrebbe rendere non idoneo il 99% dell’Italia (anche le aree già idonee per legge rischiano di non esserlo più), ponendo a rischio sia i nuovi progetti sia quelli già in fase di realizzazione, che il DL Agricoltura abbia vietato il fotovoltaico a terra (in un Paese con 4 milioni di ettari agricoli abbandonati), e che il Testo Unico che avrebbe potuto risolvere queste criticità, invece di farlo ha persino aumentato l’incertezza normativa.
Così, invece di diminuire, aumentano i costi, la dipendenza dall’estero e il ritardo accumulato per i target di decarbonizzazione.
La Germania in un solo anno, il 2024, ha installato 20 GW di energia rinnovabile. L’Italia per installare 20 GW ci ha messo 7 anni”.

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