In occasione dei lavori della COP23 è stata presentata l’edizione 2018 del Climate Change Performance Index (CCPI), elaborata da Germanwatch in collaborazione con CAN e New Climate Institute e curata per l’Italia da Legambiente. L’indice classifica 57 Paesi in base ai progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi climatici stabiliti dall’Accordo di Parigi. Il CCPI è uno strumento progettato per aumentare la trasparenza delle politiche climatiche internazionali, con l’obiettivo di esercitare pressione politica e sociale sui Paesi che finora non hanno intrapreso azioni ambiziose per contrastare i cambiamenti climatici.
Dopo la storica firma nel 2015, il successo dell’Accordo di Parigi va oggi misurato in relazione agli sforzi compiuti per raggiungere i target climatici nazionali. Il podio della classifica rimane vuoto: anche dopo l’entrata in vigore dell’Accordo, nessun Paese ha ancora messo in campo misure sufficienti per prevenire gli impatti più pericolosi del cambiamento climatico. Non avendo fissato obiettivi sufficientemente ambiziosi e non disponendo di misure attuative chiare, l’Italia si colloca solamente in sedicesima posizione, la stessa dell’anno scorso.
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