Quattro giorni dopo l’entrata in vigore del nuovo e più severo regolamento anti-smog varato dal Comune di Torino, le centraline dell’Arpa nel capoluogo piemontese continuano a rilevare concentrazioni di PM10 nell’aria superiori a 50 μg/m³. Per i prossimi giorni niente sembra far presagire un miglioramento, data l’assenza prevista di precipitazioni almeno fino alla fine della settimana prossima.
Ma le soluzioni per salvare “l’aria” ci sono. Elettrificazione dei trasporti e dei consumi residenziali alimentata da energia rinnovabile, sistemi di mobilità sostenibile e l’uso di tecnologie più efficienti come la microcogenerazione sono solo alcuni esempi. Questi “rimedi” andrebbero però inseriti in una strategia strutturale condivisa e accompagnati da una semplificazione delle procedure amministrative, oltre che da una politica energetica nazionale che favorisca il processo di transizione energetica.
Di questi e altri temi ho parlato in un’intervista di Rosaria Ravasio, pubblicata oggi sul Giornale del Piemonte.