La sfida del cambiamento climatico non può essere affrontata senza l’aiuto del settore finanziario. Secondo le stime dell’International Panel on Climate Change (IPCC), per centrare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi dovranno essere investiti ogni anno e fino al 2050 tra i 1.600 e i 3.800 miliardi di dollari nell’adeguamento in chiave sostenibile della capacità di generazione e trasporto dell’energia.
I dati raccolti dalla Climate Policy Initiative ci dicono che, nel biennio 2017-18, gli investimenti hanno superato per la prima volta il traguardo dei 500 miliardi di dollari/anno (+25% vs 2015-16). Sebbene in crescita, il flusso di capitali è dunque ancora insufficiente.
Gli investimenti nelle fonti fossili rimangono elevati, pari a circa 800 miliardi di dollari l’anno nel biennio 2017-18. Alcuni segnali lasciano però intravedere un progressivo riorientamento delle scelte di investimento maggiormente “green”, come il recente annuncio della BlackRock – la più grande società di investimento a livello globale – della dismissione entro fine anno di tutti i titoli delle imprese che ricavano oltre il 25% dei propri utili dal carbone.
Il 56% del totale degli investimenti censiti è riconducibile al settore privato. Tra le varie tipologie di finanziamenti che il mercato finanziario offre alle aziende che investono in progetti sostenibili si distinguono i Green Bond. Il Green Bond è sostanzialmente un Corporate Bond finalizzato a finanziare progetti ambientalmente sostenibili.
Le linee guida, stabilite dai Green Bond Principles redatti dall’International Capital Market Association, prevedono dei precisi impegni di identificazione ed utilizzo dei proventi attraverso delle procedure di reporting. Per poter rientrare nella qualifica “green” è necessario quindi ottenere una Second Party Opinion da parte di un ente certificatore che verifichi che il bond in emissione sia coerente con i Green Bond Principles.
Il mercato dei Green Bond è in forte crescita. Secondo la Climate Bond Initiative, nel 2019 il valore delle obbligazioni verdi ha raggiunto il record di 260 miliardi di dollari a livello globale (+51% vs 2018), principalmente trainato dal mercato europeo (45% del totale). Per quanto riguarda l’Italia, il rapporto di Banca IMI ha evidenziato che nel 2019 l’emissione di Green Bond è quasi raddoppiata rispetto all’anno precedente, toccando i 5,4 miliardi di euro.
Asja Ambiente Italia è stata la prima società in Italia ad emettere un Green Bond destinato interamente a finanziare la realizzazione di impianti di produzione di biometano dalla Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani. Il Green Bond, del valore di 40 milioni di euro, è stato quotato sull’ExtraMot PRO3.
Nonostante i volumi in crescita, i Green Bond rappresentano però solo una percentuale irrisoria del valore totale del mercato obbligazionario e ancora troppe risorse vengono indirizzate alle fonti fossili più inquinanti. È tempo che il settore finanziario partecipi alla lotta al cambiamento climatico. L’emergenza sanitaria COVID-19 che stiamo vivendo è seria ma il cambiamento climatico potrebbe esserlo molto di più: non dobbiamo sottovalutarlo solo perché i suoi effetti non si sono ancora ampiamente manifestati.
Questo articolo è stato pubblicato su QualEnergia, numero 2-2020.