Nel suo viaggio alla scoperta della scienza, della tecnologia e del modo in cui queste condizionano la vita di tutti i giorni, il programma divulgativo “Memex, la scienza in gioco” ha fatto tappa al Museo A come Ambiente di Torino, dove le parole d’ordine sono curiosità e conoscenza.
Durante la puntata andata in onda lo scorso mercoledì 19 aprile, l’inviata del programma di Rai Scuola ha potuto visitare la sezione del museo dedicata all’alimentazione, in compagnia di una dei giovani e preparatissimi animatori scientifici specializzati – i pilot del MacA.
Tra i temi legati al cibo che è possible approfondire attraverso gli exhibit di questa parte del museo, ci sono i principi fisici e chimici alla base delle diverse preparazioni alimentari, l’importanza per l’ambiente di scegliere frutta e verdura di stagione e gli aspetti culturali dell’alimentazione, come la presenza di vincoli religiosi o psicologici al consumo di determinati ingredienti.
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A proposito di quest’ultimo argomento, è interessante notare come in molti paesi del mondo l’entomofagia è una pratica diffusa e tradizionale, mentre nella società occidentale il consumo umano di insetti provoca generalmente una sensazione di repulsione.
Il potenziale contributo degli insetti per la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale è da diverso tempo oggetto di studi e discussioni. Uno studio condotto da un team di ricercatori italiani afferma che il consumo di molte specie di insetti non comporta un rischio maggiore di quello dei prodotti alimentari di origine animale ai quali siamo più abituati. Anzi, l’inserimento di questo ingrediente nel regime dietetico di una percentuale maggiore della popolazione mondiale comporterebbe evidenti benefici per l’ambiente, come si può vedere in questa infografica.
Se, nonostante queste considerazioni, qualcuno dovesse ancora rifiutare a priori un pasto a base di coleotteri, forse gli sarebbe utile sapere che ogni anno consuma, inconsapevolmente, fino a 1 kg di insetti nascosti nei piatti che mangia ogni giorno.