L’efficienza energetica sta ridisegnando il settore dell’energia: in assenza dei miglioramenti in quest’ambito registrati a partire dal 2000, nel 2016 il mondo avrebbe consumato il 12% in più di energia, pressapoco la quantità consumata in una anno dall’Unione Europea. Secondo il report Energy Efficiency 2017 pubblicato dall’IEA, lo sviluppo dell’efficienza ha consentito ai paesi membri di risparmiare dal 2000 ad oggi oltre 50 miliardi di dollari sulle importazioni energetiche.
I risparmi sono particolarmente evidenti nelle importazioni di gas in Europa. La Germania e il Regno Unito, i maggiori mercati europei del gas, grazie alle politiche messe in atto dal 2000, hanno risparmiato nel solo 2015 un volume di gas pari al 30% delle importazioni europee dalla Russia.
Anche i consumatori hanno beneficiato di questa situazione, risparmiando nel 2016 quasi 300 miliardi di dollari. Nonostante l’efficienza energetica risulti fondamentale per il raggiungimento di molteplici obiettivi, tra cui la sicurezza energetica, la crescita economica e la sostenibilità ambientale, nel 2016 l’attuazione delle politiche è rallentata. In netto contrasto rispetto agli anni precedenti, il miglioramento dell’efficienza rilevato nel 2016 è stato in gran parte dovuto alle politiche già esistenti, con solo l’1% dell’incremento conseguito grazie a nuove misure.
Lo sviluppo e l’attuazione di politiche più efficaci sono essenziali per accelerare, o anche solo mantenere, l’attuale livello di efficienza. Per raggiungere i target stabiliti a livello nazionale i governi dovranno delineare nuove e più ambiziose politiche.
L’efficienza energetica del settore edilizio ha mostrato un andamento positivo, ma si potrebbe fare molto di più. L’efficienza nei consumi energetici degli edifici è migliorata grazie agli interventi dei governi e ai progressi delle tecnologie. Finora le politiche sono state mirate ad aumentare l’efficienza dell’involucro degli edifici, tralasciando la possibilità di intervento sui consumi per il riscaldamento ed il raffreddamento domestico, dove il potenziale inespresso di tecnologie come la microcogenerazione e le pompe di calore è vasto. La IEA raccomanda appunto ai governi di mettere in campo politiche più incisive per promuovere le tecnologie più efficienti per raffreddare e riscaldare casa, liberando così il notevole potenziale inespresso di risparmio energetico nel comparto edilizio.