Il cambiamento climatico è un rischio, anche per la finanza e l’economia globale. Mark Carney, governatore della Banca d’Inghilterra e presidente del Financial Stability Board del G20, lo ha descritto come “la tragedia all’orizzonte”, in quanto impone un costo che la nostra generazione sta scaricando su quelle future. Tuttavia, la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio offre anche significative opportunità di investimento.
Con la pubblicazione della Climate Guide to Asset Owners, il WWF International ha voluto fornire una sorta di manuale a decision maker e investitori istituzionali per guidarli nell’integrazione del rischio climatico nei processi decisionali ed esortarli ad allineare i loro investimenti con gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi.
Il cambiamento climatico impone una prospettiva di lungo periodo, dal momento che le scelte di investimento compiute oggi condizioneranno in maniera irreversibile le sorti del Pianeta. Gli investitori istituzionali – fondi di investimento controllati dai governi, fondi pensione, le compagnie assicurative – potrebbero essere determinanti per invertire la rotta della catastrofe climatica perché, trovandosi al vertice della catena degli investimenti, sono in grado di influenzare direttamente le aziende su cui investono ed indirettamente i fornitori di cui queste si avvalgono.
Il WWF chiede agli investitori istituzionali di misurare la loro esposizione al rischio climatico e di rendere pubbliche le azioni intraprese per rendere coerente il portafoglio di investimenti con gli scenari climatici.
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