skip to Main Content
Piano Energia E Clima, Bisogna Fare Di Più

Negli studi di Class CNBC, in occasione del Sustainable Future Forum 2023, ho commentato la bozza del nuovo Piano Nazionale Integrato Energia Clima (PNIEC).

E’ un passo in avanti rispetto al precedente PNIEC 2019, ma sussistono più fattori che rendono evidente l’opportunità (o forse più corretto dire la necessità) di alzare le ambizioni al 2030 per aumentare davvero l’indipendenza e la sicurezza energetica.
Primo. L’Italia è ancora fortemente dipendente dalle importazioni di energia dall’estero, ovvero, importiamo l’80% del nostro fabbisogno energetico da Paesi ricchi di fossili e politicamente instabili.
Secondo. L’Italia è ricca di risorse energetiche rinnovabili, dovremmo accelerare al massimo lo sviluppo dell’energia da sole, vento, acqua e biomasse, fonti economicamente competitive e sostenibili per il clima e l’ambiente.
Terzo. Il nostro Paese è il secondo produttore europeo di tecnologie rinnovabili, il sesto paese esportatore al mondo, dispone della migliore rete digitale al mondo. Abbiamo un’eccellente filiera nazionale industriale della transizione energetica pronta a investire per portare l’Italia all’84% di elettricità rinnovabile nel 2030, un obiettivo fattibile.
Quarto. Per fare questa “transizione elettrica” abbiamo già un Piano! Il Piano 2030 di sviluppo del settore elettrico, elaborato da Elettricità Futura, prevede di installare 85 GW di rinnovabili (nel periodo 2022-2030), di creare 360 miliardi di benefici economici per il Paese e 540.000 nuovi posti di lavoro.
Potrei continuare questo elenco, aggiungendo l’emergenza climatica che sta devastando i nostri territori, e la necessità di recuperare il forte ritardo accumulato dall’Italia nelle rinnovabili (siamo all’ultima chiamata come ha sottolineato l’autorevole Politecnico di Milano!)
E’ logico quindi che l’Italia abbia solo da guadagnare ad alzare le ambizioni sulle rinnovabili. Questa evidenza ha, incredibilmente, bisogno ancora di tempo per essere restituita in un PNIEC davvero coerente con le priorità dell’Italia.
Guardando al 2030, di tempo ne abbiamo poco. Nel mondo le rinnovabili corrono, l’Italia è in forte ritardo, sia rispetto agli obiettivi nazionali sia rispetto agli altri Paesi europei.
Auspico fortemente di ritrovare nelle successive versioni del nuovo PNIEC la Visione del futuro energetico e climatico che l’Italia merita.


Il mio commento integrale alla bozza di aggiornamento del nuovo PNIEC.

Il video del mio intervento a Class CNBC.

Back To Top