Tecnologia destinata inizialmente ad applicazioni di nicchia, negli ultimi vent’anni il solare fotovoltaico ha visto il suo mercato espandersi esponenzialmente e oggi è la forma di generazione di energia elettrica che cresce maggiormente a livello globale. È tuttavia necessario un maggior supporto a livello di politiche pubbliche, più innovazione e investimenti infrastrutturali affinché l’energia solare possa ambire ragionevolmente a sostituire i combustibili fossili e a completare la transizione energetica in atto.
Questo è quanto sostiene il Dottore in fisica Varun Sivaram, tra i massimi esperti di energia solare, nel suo libro di prossima pubblicazione Taming the Sun: Innovations to Harness Solar Energy and Power the Planet. Le grandi aziende del settore spendono solamente circa l’1% delle loro entrate in ricerca e sviluppo, troppo poco per un’industria che potenzialmente potrebbe diventare la spina dorsale del sistema energetico del futuro.
Come domare l’energia del Sole
Ad oggi il mercato è dominato dai pannelli al silicio mono e policristallino, ma l’autore del libro vede un maggior potenziale nelle tecnologie a base di perovskite, nel fotovoltaico organico e in quello a punti quantici, sistemi che raggiungono un’efficienza più alta rispetto a quella media dei moduli commerciali al silicio, pari al 17% (Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems, Photovoltaics Report). Maggiori investimenti in ricerca potrebbero portare a una ottimizzazione di queste tecnologie e a un abbassamento del costo, che permetterebbe infine una loro diffusione su vasta scala.
Altro aspetto da tenere in considerazione, data la natura intermittente della fonte solare, è l’integrazione della crescente capacità di generazione da fotovoltaico nel sistema elettrico. Secondo un recente studio pubblicato su Nature Energy, nel 2050 il fotovoltaico potrebbe generare fino al 50% dell’energia elettrica a livello globale, mentre oggi la sua quota è pari all’1,5% (REN21, Global Status Report). Con le parole del dottor Felix Creutzig, uno degli autori dello studio, autore di un guest post pubblicato su Carbon Brief, le nostre reti elettriche si trasformeranno quindi da sistemi dipendenti dal carbone per il carico di base a sistemi basati sulla fonte solare, rinnovabile e intermittente.
Questa evoluzione richiederà dunque un nuovo approccio che, nella visione di Sivaram, dovrebbe far leva su un’innovazione “di sistema” che agisca sull’infrastruttura fisica, sull’organizzazione del mercato e soprattutto sulle politiche pubbliche di supporto, che permetterebbe una maggiore penetrazione dell’energia solare e la realizzazione della transizione ad un sistema energetico a basse emissioni.
Leggi l’articolo di Tyler Cowen su Bloomberg.