La transizione verso le energie rinnovabili deve avvenire più rapidamente e non solo nella produzione di elettricità, ma anche nel riscaldamento e nei trasporti, per riuscire a mantenere l’aumento della temperatura terrestre al di sotto dei 2° C. Questo il messaggio chiave del contributo di IRENA per la COP23 appena conclusasi a Bonn. Entro il 2050 le energie rinnovabili potrebbero fornire i quattro quinti dei consumi elettrici a livello globale e, grazie alle sinergie con l’efficienza energetica, il loro apporto coprirebbe il 90% della riduzione di emissioni di CO2 necessaria a rispettare l’Accordo di Parigi.
Per ottenere questo obiettivo è necessario accelerare l’innovazione nel mondo delle imprese e delle tecnologie e soprattutto agire con decisione per promuovere le rinnovabili oggi. La decarbonizzazione del settore energetico richiede infatti un’azione urgente su scala globale. Mentre i modelli di produzione e consumo di energia stanno velocemente cambiando, il passaggio alle fonti rinnovabili deve avvenire più rapidamente per ridurre le emissioni e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
La trasformazione del sistema energetico ha senso anche in termini puramente economici. I costi dell’energia rinnovabile sono diminuiti in modo significativo e rapido dal 2007. Secondo i calcoli di IRENA, una netta virata verso le rinnovabili porterebbe benefici economici a livello globale di quasi 20 mila miliardi di dollari al 2050. Ma per ottenere questi risultati è necessario triplicare gli investimenti nelle energie rinnovabili, destinando alle tecnologie energetiche pulite circa 830 miliardi di dollari in più ogni anno rispetto agli attuali piani di sviluppo.