Elettricità Futura, la principale Associazione del settore elettrico italiano, ha organizzato un evento riservato agli Associati per offrire una panoramica completa delle novità introdotte dal recente Decreto Legge PNRR, n. 13/2023.
Ringraziamo le Relatrici e i Relatori, i loro interventi, davvero interessanti, chiari e di altissima qualità, hanno contribuito al successo dell’evento, con un pubblico che ha riempito l’Auditorium del GSE e numerosi Associati che hanno seguito in collegamento streaming.
Nei suoi saluti introduttivi, Paolo Arrigoni, Presidente Gestore Servizi Energetici (GSE), ha sottolineato che questo Decreto PNRR è l’ultimo di tre Decreti di semplificazione che si sono susseguiti nell’arco di tre anni tutti nati con lo scopo di semplificare il percorso di decarbonizzazione e lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Paolo Arrigoni ha ricordato che il target 2030 è di circa 84 GW di nuove installazioni rinnovabili, come dichiarato dal Ministro Pichetto Fratin. In questi ultimi tre anni, oltre a questi Decreti, Governo e Parlamento hanno colto l’occasione per introdurre nuove misure.
Abbiamo ancora la necessità di produrre ulteriori semplificazioni o, piuttosto, potrebbe essere più efficace attendere la messa a terra delle misure già avviate? Secondo Paolo Arrigoni, bisogna mettere a terra misure avviate prima di legiferare ancora e risolvere alcune criticità, non solo in termini di burocrazia ma dovute anche all’aumento costo del denaro e delle materie prime. Il livello delle tariffe incentivanti necessita di un aumento per riflettere questi cambiamenti.
Il Presidente Arrigoni ha anche spiegato che il MASE si riserva di avvalersi del GSE per altre attività specialistiche relative al PNRR, oltre alle misure già affidate relative lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento, dei Parchi Agrisolari, dell’agrivoltaico, del biometano, delle colonnine di ricarica e delle comunità energetiche rinnovabili, e che il GSE sta supportando il Ministero per l’aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia Clima (PNIEC), numerose le risposte già arrivate al questionario del GSE su come aggiornare il PNIEC.
In conclusione, ha affermato che il nuovo GSE, insediato da poco più di 2 mesi, rappresenta un attore strategico nella sfida energetica che sta lavorando a una serie di semplificazioni utili agli operatori e, da qualche giorno, ha attivato un progetto di supporto e assistenza alle imprese.
Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, nel suo intervento di apertura ha spiegato che il PNRR non è aggiornato rispetto alle nuove priorità per la sicurezza economica ed energetica rese urgenti dalla guerra in Ucraina, e che la Commissione europea ha invitato i Paesi a includere il REPowerEU nel PNRR auspicabilmente entro aprile 2023.
Ha illustrato alcune delle più importanti raccomandazioni della Commissione europea per l’Italia:
- Presentare l’aggiornamento del PNRR includendo rapidamente il capitolo REPowerEU per assicurarne l’attuazione.
- Accelerare gli iter autorizzativi delle rinnovabili, l’Italia è ancora troppo dipendente dai combustibili fossili.
- Concentrare gli sforzi per accelerare l’attuazione del PNRR e non per ottenere una sorta di estensione, molto improbabile, della scadenza prevista a giugno 2026.
- Rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello di Regioni e Comuni, per consentire un’attuazione continua, rapida e costante del PNRR.
Secondo la Commissione europea, il nuovo capitolo REPowerEU nell’aggiornamento del PNRR dovrebbe includere riforme, investimenti dedicati e misure finanziarie mirate a rafforzare l’industria dell’energia, aumentare la diffusione delle rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica, potenziare la capacità di stoccaggio e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Il REPowerEU per il settore elettrico italiano si traduce nel Piano 2022 – 2030 di Elettricità Futura: con 85 nuovi GW, l’84% dell’energia elettrica sarà rinnovabile. Il Piano prevede anche di realizzare 80 GWh di nuova capacità di accumulo di grande taglia.
Agostino Re Rebaudengo ha sottolineato che nel 2022 l’Italia ha installato 3 GW di rinnovabili, la Germania 11, la Spagna 6 e la Francia 5.
Il nuovo DL PNRR ha rimosso alcune barriere ai progetti delle imprese elettriche, come le criticità collegate alla verifica archeologica e alle distanze degli impianti dai beni architettonici. Ma non basta: serve una forte accelerazione delle autorizzazioni se da 3 GW dobbiamo arrivare a oltre 10 GW all’anno di rinnovabili installate.
In questi giorni, il Governo sta valutando di aggiornare i progetti del PNRR, destinando risorse maggiori risorse a quelli realizzabili in tempi brevi e che abbiano ricadute nel sistema produttivo (anche per consentirci di ripagare il debito).
Il Governo presenterà una proposta di revisione del PNRR anche per scongiurare il rischio di perdere i fondi.
I progetti delle imprese elettriche hanno notevoli ricadute a lungo termine nel sistema produttivo e sono realizzabili in tempi brevi a condizione che in parallelo all’inclusione del REPowerEU nel PNRR e nel PNIEC sia garantita la massima rapidità degli iter autorizzativi.
Per non perdere i fondi del PNRR, Elettricità Futura avanza due proposte:
1) Riallocare i Fondi in Progetti realizzabili in tempi brevi che aumentano la sicurezza energetica e creano benefici per il sistema produttivo a lungo termine.
- Potenziare la Componente del PNRR: Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile che prevede di aumentare la produzione italiana di energie rinnovabili e ridurre la dipendenza da produttori stranieri, potenziando le filiere industriali nei settori fotovoltaico, eolico, idrogeno e batterie e sviluppando una leadership nazionale in R&S, innovazione e brevetti.
2) Garantire la realizzazione dei progetti in tempi brevi velocizzando gli iter autorizzativi.
- Rafforzare ulteriormente l’organico delle Commissioni VIA-VAS e PNRR-PNIEC.
- Introdurre il Provvedimento Unico Nazionale per gli impianti soggetti a VIA nazionale e attuativi del PNIEC aggiornato al REPowerEU, individuando nel MASE l’Autorità responsabile dell’intero procedimento autorizzativo.
Le nuove opportunità del DL n. 13/2023 per le imprese elettriche sono state ampiamente approfondite dagli interventi di Alessio Cipullo, Responsabile Affari Tecnici Elettricità Futura, ed Edoardo De Luca, Responsabile Affari Legali e Istituzionali Elettricità Futura.
Alessio Cipullo, Responsabile Affari Tecnici Elettricità Futura, ha spiegato che il PNRR italiano, approvato a luglio 2021, si inserisce all’interno del programma europeo NextGeneration EU (NGEU) e prevede quasi 192 miliardi di fondi europei nel periodo 2021-2026 (il 28% di tutti i fondi UE), 134 linee di investimento e 63 riforme abilitanti.
Il PNRR italiano destina alla transizione ecologica il 37,5 per cento delle risorse complessive, una percentuale superiore solo a quella della Lettonia.
Alessio Cipullo ha anche condiviso il quadro dei fondi PNRR per l’Italia:
- I e II rata: 66,9 miliardi, ricevuti
- III rata: 19 miliardi, in ritardo
- IV rata: 16 miliardi, previsti (richiesta entro giugno 2023)
Edoardo De Luca, Responsabile Affari Legali e Istituzionali Elettricità Futura, ha esposto gli importanti interventi normativi in termini di risoluzione delle criticità collegate alla Verifica Preventiva di Interesse Archeologico (VPIA) e i chiarimenti nella definizione delle aree idonee, come la riduzione della distanza dal perimetro di beni sottoposti a tutela affinché la fascia di rispetto sia considerata area idonea:
- per l’installazione di impianti eolici, viene ridotta da 7 a 3 km;
- per quella di impianti fotovoltaici, la distanza è ridotta da 1 km a 500 metri.
Edoardo De Luca ha anche sottolineato la necessità urgente di un riordino della normativa che potrebbe avvenire attraverso l’esercizio della Legge delega.
L’evento, moderato da Pietro Pacchione, Vice Presidente, Elettricità Futura, ha ospitato la Tavola Rotonda con gli Avvocati Pina Lombardi, Partner Responsabile dip. Energy, Studio Legale L&B Partners Avvocati Associati, Cristina Martorana, Partner, Legance e Andrea Sticchi Damiani, Founder, Studio legale Andrea Sticchi Damiani.
L’avvocato Pina Lombardi, nel suo intervento, ha approfondito gli aspetti di maggior rilievo delle novità che hanno interessato gli strumenti autorizzativi semplificati quali la PAS e l’edilizia libera.
Senza soluzione di continuità, l’avvocato Cristina Martorana ha posto l’accento sull’apprezzabile ritorno alla ribalta dell’autorizzazione unica, quale strumento principe nell’ambito delle semplificazioni, che potrebbe anche prescindere (come gli altri strumenti autorizzativi), a certe condizioni, dalla necessità di procedere con la valutazione di impatto ambientale.
Entrambe le professioniste hanno evidenziato come alcuni aspetti del nuovo quadro regolatorio siano passibili di diverse interpretazioni e hanno auspicato un intervento chiarificatore, attuabile anche grazie alla Legge delega che dia maggiore certezza al mercato anche in ottica di bancabilità.
Nel suo intervento, l’Avv. Andrea Sticchi Damiani si è in particolare soffermato sulla evoluzione dell’agro-voltaico evidenziando come, sino a 4 anni fa, non vi fosse alcun riferimento nella normativa. Tale vuoto normativo è stato colmato dalla giurisprudenza amministrativa che, anche al fine di superare un approccio contrario degli enti, ha affermato le differenze esistenti tra impianti fotovoltaici e agro-voltaici, valorizzando gli aspetti favorevoli di tale configurazione progettuale. Andrea Sticchi Damiani ha poi valorizzato l’opportunità rappresentata dagli impianti agro-voltaici sia nell’ottica di avere maggiori chance di ottenere le autorizzazioni da parte delle Amministrazioni competenti, sia alla luce dei contributi a fondo perduto previsti dal PNRR per incoraggiare la loro realizzazione.
Le conclusioni dell’evento sono state affidate a Giovanni Di Scipio, Capo Ufficio Legislativo, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). Nel suo intervento ha sottolineato che sempre di più il Ministero si avvarrà del GSE per l’attuazione delle norme del PNRR.
Giovanni Di Scipio ha sottolineato che verrà posto impegno nell’attività di riordino della materia. Ha invitato ad aumentare l’interlocuzione con Elettricità Futura, già molto importante, e ha confermato agli operatori la disponibilità a dare chiarimenti per il tramite della loro Associazione Elettricità Futura.
Questo articolo è stato pubblicato sul sito di Elettricità Futura.