L’Italia è il primo Paese n Europa per la produzione di strutture di ferro e acciaio, siamo primi anche nella produzione di piattaforme galleggianti, secondi nella produzione di acciaio e nelle piattaforme offshore. Quindi, già abbiamo un buon posizionamento per le tecnologie dell’eolico offshore.
Stiamo facendo pochissimi impianti, e per far decollare l’offshore e le possibili sinergie industriali con altri settori sarebbe molto importante (ed è quello che, come Elettricità Futura, stiamo cercando di fare con il Mase) definire con maggior chiarezza la possibilità di realizzare questi impianti e allacciarli alla rete in modo da far partire la tecnologia.
ANSA riprende il mio intervento alla presentazione dell’indagine di Deloitte e Confindustria “La competitività nelle tecnologie verdi, una nuova politica industriale per le imprese italiane”, dove ho spiegato che l’eolico offshore è una tecnologia interessante per l’Italia che ha fondali alti e un buon posizionamento tecnologico, anche se i costi sono ancora elevati.
Bisogna lavorare per rendere competitivo l’eolico offshore flottante. Inizialmente anche il solare comportava costi più elevati che nel giro di pochi anni sono drasticamente calati. Disporre di un quadro autorizzativo efficace aiuterà certamente anche questo settore innovativo.
Le mie dichiarazioni pubblicate su ANSA