Il futuro del sistema energetico globale da oggi al 2040 sarà contraddistinto da dinamiche diverse: il rapido sviluppo e il calo dei costi delle tecnologie rinnovabili, la crescente elettrificazione dei consumi, il passaggio ad un’economia maggiormente orientata verso i servizi, la transizione verso un mix energetico più sostenibile in Cina e la resilienza dello shale gas e shale oil negli Stati Uniti.
Queste sono le principali tendenze evidenziate nell’edizione 2017 del World Energy Outlook, pubblicata recentemente dall’IEA. In parallelo alle dinamiche future, il rapporto prende in considerazione alcuni cambiamenti già in atto, tra cui il superamento della tradizionale distinzione tra produttore e consumatore di energia e l’avanzata di nuovi protagonisti sullo scacchiere energetico mondiale: i Paesi in via di sviluppo guidati dall’India. Secondo la IEA, il boom della generazione distribuita amplificherà la trasformazione del sistema energetico: aziende, città e famiglie investiranno direttamente nel solare fotovoltaico distribuito.
Al 2040 le fonti rinnovabili soddisferanno il 40% della crescita della domanda di energia primaria, scalzando definitivamente il carbone nel mix energetico mondiale. Alle rinnovabili andranno i due terzi degli investimenti globali in centrali elettriche, rappresentando l’opzione più competitiva per installare nuova capacità in un numero sempre maggiore di Paesi. In Europa le rinnovabili rappresenteranno l’80% delle nuove installazioni e l’energia eolica sarà la principale fonte di elettricità già dopo il 2030, grazie all’imponente crescita sia on-shore sia off-shore. I governi continueranno a promuovere politiche a favore delle energie rinnovabili ma sempre più attraverso il meccanismo delle aste competitive piuttosto che accordando incentivi.
Il futuro sarà senza dubbi elettrico. L’elettrificazione dei consumi si conferma come il driver principale del percorso di decarbonizzazione da qui al 2040, anno in cui l’elettricità soddisferà il 40% dell’aumento dei consumi finali.