Rinnovabili, indietro tutta. Il mio intervento a PresaDiretta
La condizione indispensabile per lo sviluppo di un settore industriale è la stabilità a lungo termine delle scelte politiche e degli obiettivi, e la coerenza con essi dell’agire normativo.
Credo sia uno dei messaggi più importanti di “Rinnovabili, indietro tutta”, la puntata di PresaDiretta andata in onda su Rai 3 domenica 23 marzo 2025 e dedicata ai differenti approcci e sviluppi industriali legati alla transizione energetica in Italia, in Cina, passando per alcuni Paesi europei come la Spagna e il Portogallo.
La Cina oggi vanta la leadership mondiale nelle tecnologie per la mobilità elettrica. È tutto merito della disponibilità di materia prime strategiche per la transizione? A guardare il servizio sulla “Cina che si fa verde” sembrerebbe essere un altro l’ingrediente “segreto”.
In Cina 20 anni fa hanno detto che avrebbero spinto industria automobilistica a convertirsi verso vettori energetici diversi dai combustibili fossili. In 20 anni questa politica non è mai cambiata. Si sono dati un obiettivo, l'hanno sempre mantenuto, e ora la filiera industriale cinese è leader nella mobilità elettrica con un tasso di innovazione tecnologica impressionante.
In Italia, invece, assistiamo a cambiamenti repentini degli indirizzi politici in materia di transizione energetica, obiettivi prima stabiliti e poi criticati, rimessi continuamente in discussione. In certi casi, le regole cambiano anche retroattivamente, come è accaduto con lo sviluppo delle energie rinnovabili, mettendo a rischio i progetti su cui le imprese hanno già investito.
È ciò che ho spiegato nel mio intervento in questa puntata di PresaDiretta. In particolare, ho approfondito uno dei nuovi provvedimenti che maggiormente impatterà negativamente sulla realizzazione dei nuovi impianti rinnovabili, e cioè il DM Aree Idonee.
Infatti, con questo Decreto, è stata lasciata alle Regioni facoltà di imporre limiti territoriali allo sviluppo di nuovi impianti che potrebbero ridurre a zero le aree idonee per le rinnovabili, come è accaduto in Sardegna (per una descrizione completa delle criticità del DM Aree Idonee e delle misure per risolverle vi invito a visitare la sezione PROPOSTE del mio Blog).
Ma c’è di più, anche gli impianti rinnovabili già in corso di autorizzazione e realizzazione rischiano di essere fermati, alle Regioni è stato dato il potere per farlo. Sono criticità gravi che faranno aumentare i costi dell’energia, cancellando il lavoro portato avanti da anni dalle imprese, e faranno crescere anche l’incertezza normativa perché ogni Regione potrà disegnare un differente quadro per le aree idonee.
Il sistema elettrico italiano è uno. Le regole per sviluppare i progetti di queste imprese potrebbero cambiare da Regione e Regione, creando una babele normativa.
Ai lettori del mio Blog raccomando vivamente la visione di questa puntata di PresaDiretta, e mi complimento con Riccardo Iacona, con la sua squadra e, in particolare, con Alessandro Macina per la professionalità e la chiarezza con cui hanno trattato tematiche così rilevanti per il nostro Paese.
Guarda la puntata di PresaDiretta Rinnovabili, indietro tutta